domenica 12 ottobre 2008

Vocabolario della vita quotidiana: merda

domenica 12 ottobre 2008

Noi siamo praticamente insignificanti, noi tutti. La nostra esistenza è nulla in confronto al tutto. L’universo è infinito, noi siamo fondamentalmente nulla. Siamo merda, nulla più. Degli escrementi buttati nel mondo dal culo del tutto creatore di vita e di morte. E faremmo bene a cambiare idea su ciò che noi con sommo disprezzo chiamiamo merda.
Come diceva Heidegger, noi siamo in uno stato di “essere gettato” nel mondo, poiché siamo qui senza nostra scelta. Ci troviamo buttati qui senza saperne l’origine.
Questa è una consapevolezza basilare se si vuole vivere in armonia con il resto del mondo. Poiché noi in questo mondo non siamo altro che merda e da questa infima condizione non possiamo certo pretendere che il mondo, in qualunque forma si incarni, che sia uomo o donna, vecchio o bambino, pesce o betulla, ci dia qualcosa in cambio.
Difatti, e tutti noi ne abbiamo prova ogni giorno, veniamo sputati e rifiutati dal mondo per qualche ragione mentre pretendevamo da esso qualcosa che, almeno così scioccamente pensavamo, ci spettava di diritto.
Come re sul trono, con un mantello d’ermellino, sbandierando lo scettro e starnazzando come galline, ordiniamo agli altri qualche cosa che è nei nostri desideri. E sempre ci aspettiamo che questa cosa così preziosa ci venga data. Ma non siamo dei re, il mondo è più forte e più grande di noi, e anche i veri re sono delle merde in confronto alla vastità dell’universo, che ci può salvare o uccidere in un momento. E l’umanità è stata molto costante e prolifica nella creazione della merda, più che di altre cose in cui invece è stata molto più altalenante come rendimento creativo.
E anche nella sofferenza siamo totalmente insignificanti. Spesso ciò che ci rende tristi o arrabbiati non è nulla in confronto alla sofferenza o alla rabbia che ci sono nel mondo. Quando soffriamo per sciocchezze siamo egoisti, egocentrici, presuntuosi e ipocriti.
Puzziamo e non ce ne accorgiamo. Indichiamo sempre gli altri come colpevoli. In realtà siamo tutti degli sporchi ipocriti. D’altronde madre natura ci fece una mano con cinque dita per indicare, ma noi, povere merde, non ci accorgiamo che mentre con l’indice indichiamo gli altri, ben tre delle nostre dita, nascoste dal palmo, indicano noi stessi. L’uomo spesso non sa guardare oltre, si ferma molto prima. Non riesce a guardarsi dentro. Neanche nel senso più letterale del termine. Altrimenti si accorgerebbe subito che anche dentro di lui c’è un sacco di merda.
Come possiamo vivere nel mondo se neghiamo l’esistenza delle cose? Vogliamo negare l’esistenza della merda? La vogliamo nascondere nell’armadio? Bene, facciamolo. Ma la merda esiste, non dipende da noi la sua esistenza. Se continuiamo a nascondere la merda nell’armadio, prima o poi lo spazio finirà e l’armadio esploderà sommergendoci tutti quanti della nostra stessa merda.
Che sia anche l’ora che cominciamo ad apprezzarci più gli uni con gli altri, consapevoli che tutti quanti siamo nella stessa condizione fecale. Citerò De Andrè, ma non in una canzone, per una volta: “Con l’andare del tempo si scopre che gli uomini sono dei meccanismi talmente complessi che agiscono tante volte in modo indipendente dalla loro volontà. Allora finisci per trovare poco merito nella virtù e ben poca colpa nell’errore. Se estendi questo tipo di indulgenza anche a te stesso riesci ad avere un rapporto meno contrastato con il suo prossimo.” Non mi sorprende che sia colui che scrisse “dal letame nascono i fior” a dire queste cose.
Quindi, miei cari poveri esseri umani, categoria in cui m’includo con assoluto e sincero entusiasmo, non disprezzate la merda, non nascondetela, siate sinceri. Quando nascondiamo la merda nascondiamo noi stessi. Bisogna arrivare persino ad amarla, perché la merda siamo noi. Chi non ama la merda non ama se stesso.

3 commenti:

Se ha detto...

Mi trovi perfettamente d'accordo con te! Noi Esseri Umani abbiamo una forte propensione ad innalzarci verso ciò che c'è di più trascendentale e spirituale(la Fede, la Filosofia...)ma siamo così bravi a sprofondare nella "merda" più nera,come nessun altro essere vivente sa fare! E ce ne tiriamo dentro consapevolmente! Siamo bravissimi in questo! ;) Siamo "gloria e feccia dell'universo" diceva Pascal, e ci aveva visto giusto! Talmente imperfetti, "storti", sbagliati...
Siamo degli animali egoisti e violenti, e far credere a tutti quanto siamo belli, buoni e intelligenti, è una presa in giro bella e buona... Ma un giorno Qualcuno o Qualcosa ci tirerà le orecchie come si deve e allora saranno dolori...!
ciao!

zoé ha detto...

Riflessione bellissima.. e soprattutto vera :)
Complimenti...
Buona Domenica! Zoe.

Anonimo ha detto...

bravo ci, hai detto quasi tutto sulla merda, solo una frase ti sei dimenticato, una frase che achille scrisse un tempo in un compito in classe di italiano: "Chi sta nella merda prima o poi inizia a puzzare"
ahahahahahahahahahahahah

grande ciccio-blogger! partecipa anche tu alla protesta contro il decreto Levi-Prodi "ammazzablog", o arriveranno a censurare anche la rete!

 
Design by Pocket